La storia inizia poco prima del 1930 con un gruppetto di giovani che ha voglia di festeggiare il carnevale anche nel borgo balernitano. Il gruppo formatosi nel periodo antecedente la 2° guerra mondiale, prende il nome di “La Peronospora” di Balerna che deriva dal nome di una perfida malattia che colpisce la pianta della vite.
Costruivano carri che allora venivano trainati ancora dai cavalli. Purtroppo con l’avvento della Seconda Guerra Mondiale i giovani componenti del gruppo vengono chiamati alle armi e per circa 6 anni non si è più festeggiato il carnevale. Per recuperare tutti gli anni di assenza dal divertimento, i carristi decisero di riprendere da dove si erano interrotti e fecero crescere il gruppo.
Il tempo passa e si assiste ad un’evoluzione generazionale dove altri giovani iniziano a seguire le orme e la passione dei più anziani de “La Peronospora”, da qui lo scioglimento del primo gruppo che porta alla creazione di uno nuovo: “La Sgraza”.
Dal 1953 quelli del “grappolo d’uva” (nome in italiano tradotto dal dialetto), danno seguito alla tradizione iniziata dal gruppo originario, andando ad indicare con il proprio nome, sì un cambio generazionale, ma allo stesso tempo un forte attaccamento al proprio passato e alla propria storia. Si passa dalla malattia della vite al grappolo d’uva.
Le costruzioni dei carri allegorici diventano più elaborate e i cortei non rimangono circoscritti a Balerna ma si inizia a partecipare anche alle grandi sfilate ticinesi. Questo permette di far conoscere il gruppo in tutto il territorio e di conseguenza porta a un notevole aumento dei membri de “La Sgraza”.
Nel 1971, durante un campeggio in Francia della Sezione Scout San Vittore di Balerna, altri ragazzi si uniscono per creare il terzo gruppo (composto unicamente da uomini) della storia del carnevale di Balerna. Nasce il “Gruppo carnevale Esploratori Balerna”. Furono stanziati FR. 300 per l’inizio dell’attività donati dal Prof. Franco Chazai.
Per dar seguito alla tradizione, nel 1976 il nome viene cambiato e associato anch’esso all’ambiente della viticoltura. Nascono “I Pincirö” ovvero gli acini d’uva. Il comitato del gruppo chiede al signor Rossi Giulio, professore di arte visiva dell’allora Ginnasio di Mendrisio, di disegnare il logo che li avrebbe rappresentati nel tempo. Il Professor Rossi decise, con grande acume, di raffigurare nell’insieme la foglia della vite, il grappolo e gli acini in uno stemma che rappresenta tutt’oggi “I Pincirö” e la loro storia.
Da questo momento i gruppi di carristi di Balerna sono 2 e si entra in una sorta di competizione amichevole. Viene così stretto un patto tra la già affermatissima “La Sgraza” e i novellini “I Pincirö”: qualora “I Pincirö” avessero superato in classifica “La Sgraza”, quest’ultima si sarebbe ritirata dalla scena carnascialesca ticinese. Questa eventualità si verificò nel 1979 quando gli “Acini” si classificarono al 2° posto (con il carro “Addio alla caserma”) e i “Grappoli” al 3° posto (con il carro “Goldrake”) al corteo Rabadan di Bellinzona. “La Sgraza” mantenne la parola e si sciolse. Alcuni membri, non volendo perdere questo divertente passatempo, entrarono a far parte dei “Pincirö” che nel frattempo crebbero di partecipanti e notorietà.
Un problema presente per molti anni è stato quello di trovare una dimora per la costruzione dei carri. Per diverse edizioni carnascialesche “I Pincirö” si spostarono tra i vari depositi e caseggiati del Mendrisiotto, tra questi la cava Vassena, la Curt di Pacüü, nella masseria di Caslaccio, presso il magazzino della ditta Egro di Novazzano e in un capannone in zona San Martino a Mendrisio, fino ad arrivare presso i parcheggi del Serfontana in un capannone dismesso dell’ex sottocentrale AGE.
Fortuna vuole che, dopo la costruzione del centro commerciale, questa struttura rimase vuota e abbandonata. Dopo aver preso accordi con la direzione della Serfontana SA, “I Pincirö” smontarono e ritirarono il capannone pronti a rimontarlo su un terreno in zona Sant’Antonio a Balerna, di proprietà dell'Industria Ticinese Laterizi S.A., dove trova sede ancora oggi dopo più di 30 anni.
Un momento importante della storia del gruppo avvenne nel 1997, quando le prime donne esprimono la volontà di far parte del gruppo “I Pincirö” e iniziano a partecipare ai cortei. Col passare degli anni i partecipanti aumentarono e per questo motivo si è costituita, nel corso del 2000, la Società di Carnevale “I Pincirö” con sede a Balerna, il cui scopo è quello di promuovere la costruzione e l’animazione di carri carnevaleschi, nonché altre manifestazioni ricreative.
L’attività de “I Pincirö” non si limita al periodo canonico del carnevale ma collabora anche con le altre società del borgo nell’organizzazione di eventi particolari che richiedono un impegno collettivo.